mercoledì 26 gennaio 2011

Villaggio nuragico Sa Mandra ' e Sa Giua - Ossi (SS)

Il villaggio Sa Mandra 'e Sa Giua di Ossi si trova inglobato tra le case nel moderno quartiere di Litterai. Le costruzioni attorno non ne permettono una facile lettura e ne ricordano la sua travagliata storia. Gli scavi hanno restituito una cospicua quantità di bronzi, fondi di fusione in rame, bronzo e ferro, asce a margini rialzati e una figura di Capo Tribù all'interno del nuraghe, frammenti di lingotti ox-hide. Tali ritrovamenti devono avere un profondo legame con una struttura adibita a fornace, ma più sentito è il rapporto che devono avere con la bella capanna circolare in struttura isodoma restituita dallo scavo alla fine degli anni 70'. In prossimità dei conci di contorno al sedile circolare è presente una grossa vasca anch'essa semicircolare. Tale capanna presenta forti analogie con la capanna cultuale di Sa Sedda 'e Sos Carros - Oliena, sebbene manchi di buona parte dell'alzato e non sia provvista di bacile al centro come anche nella bella capanna del villaggio di Su Nuraxi - Barumini. L'esempio di Oliena è uno dei più significativi a mostrare la forte valenza cultuale del sito, anche qui ad Ossi visti i ritrovamenti dei bronzi e le analogie costruttive, possiamo azzardare la presenza di un importante centro cultuale di fine epoca nuragica.
http://www.neroargento.com/page_galle/giuaossi_gallery.htm
http://www.neroargento.com/page_main/nuraghi.htm

venerdì 21 gennaio 2011

Necropoli ipogeica Montalè - Sassari

La necropoli prenuragica di Montalè comprende diversi ipogei scavati nella roccia calcarea. L'ipogeo accessibile e più importante, presenta una camera principale con al centro un grosso pilastro, attorno alla quale si trovano altri sei vani. Molto belle e di notevole fattura sono le decorazioni presenti nella camera principale. Oltre ad esservi scolpite cornici e lesene, su tutte le pareti troviamo delle belle protomi taurine in numero di sei, oltre un interessante corno taurino a barca posto sopra un portello di uno dei vani secondari. Le protomi trovano riscontri con quelle già viste per la Domus dell'Elefante - Castelsardo (SS) o anche nelle Domus del Beneficio Parrocchiale - Sennori (SS).

http://www.neroargento.com/page_galle/montale_gallery.htm

Bibliografia - Le Domus de Janas della Nurra - Giovanni Maria Demartis - Imago Media Editrice 2000

martedì 11 gennaio 2011

Nuraghe Majore - Ittiri (SS)

Il nuraghe Majore di Ittiri ad un primo sguardo appare come tanti altri nuraghi sardi. Una torre principale che si conserva ancora per circa una quindicina di metri, a cui si aggiunge un'altra torre residua ancora per pochi filari. Lo schema farebbe supporre ad una tipologia cosiddetta a tancato, seppur la notevole mole di crollo che circonda la planimetria ne rende difficile la lettura. Si può portare ad esempio il bel nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu. Attorno al Majore si possono distinguere anche tracce di un villaggio. La parte più interessante del nuraghe è racchiusa all'interno della torre secondaria. Vi si trovano infatti i resti di una struttura in raffinata opera isodoma, in forma circolare, che trova riscontri con altre strutture simili nell'ambito dei ben noti pozzi sacri nuragici. Il taglio delle pietre presenta i classici incavi per le grappe in piombo, visibile nei vari conci sparsi tra le pietre di crollo, si rilevano inoltre conci a "T" con faccia curva del tutto simili a quelli di Monte Sant'Antonio - Siligo, della rotonda di Punta Unossi - Florinas, del pozzo Serra Niedda - Sorso. Altro aspetto rilevante sta nel fatto che il Majore potremmo azzardare a confrontarlo con il ben più noto nuraghe Nurdole di Orani. In questo sito abbiamo un chiaro esempio di nuraghe convertito in luogo sacro con l'edificazione di una fonte-vasca collegate da un sistema canalizzato in trachite dove scorreva l'acqua. Purtroppo lo strato di crollo del Majore non permette una facile lettura a ridosso della struttura circolare, ma quel poco che si vede ci può prudentemente fare considerare il sito quasi come un fratello minore del più noto Nurdole.